Quando si
parla di servizi finanziari attraverso il canale web, uno degli aspetti da
tenere in maggiore considerazione è senza dubbio rappresentato dalla sicurezza.
L’accesso al conto on line prevede l’inserimento
di una serie di dati personali (codice fiscale, data di nascita, codice
cliente, codice pin) che se violati possono creare danni notevoli, con la
conseguenza di veder sparire in breve tempo il proprio denaro.
Nell’ultimo
periodo la banche si sono impegnate per mettere in atto una serie di
accorgimenti volte a tutelare la sicurezza dei propri clienti. Ma, dall’altra
parte, anche i truffatori non smettono di migliorare le proprie tecniche
operando in maniera sempre più ingannevole. Per questo nel corso del 2011 le truffe ai danni dei conti correnti on line hanno
subito un forte rialzo. Nel mirino dei cyber truffatori, oltre che gli
utenti privati, le aziende che in molti casi risultano il bersaglio più
semplice da aggirare.
“Il fenomeno
è rilevante e l'importo notevole – ha spiegato il Direttore della Polizia
postale e delle comunicazioni, Antonio
Apruzzese - I clienti corporate di banche italiane che subiscono il
phishing sono passati dallo 0,09% del 2010 allo 0,51% del 2011. Una percentuale,
quest’ultima, molto più alta di quella dei clienti retail che subiscono truffe
via internet: lo 0,16% del totale. Il cliente retail è attento al suo conto
home banking; nelle aziende, invece, al
conto online accedono più persone e le possibilità di falle si moltiplicano”.
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