Conoscere
gli interessi maturati sul proprio conto deposito,
verificare la lista dei movimenti del conto corrente, avere informazioni sul
mutuo è sempre più facile. Merito delle banche che stanno mettendo a disposizione
dei propri clienti un numero sempre maggiore di strumenti di comunicazione e
dei clienti che sembrano apprezzare queste novità e utilizzarle in modo più
frequente.
Questi
i dati emersidell’analisi dell’Osservatorio sui contact center bancari
condotto da ABI Lab e dall’Ufficio analisi gestionali dell’Abi, l’associazione bancaria italiana.
I numeri parlano chiaro: nel corso del 2011 sono state ben 51 milioni le chiamate gestite dagli istituti di credito,
considerando sia l’inbound che l’outbound e 1,6 milioni gli scambi di informazioni avvenuti tramite e-mail o chat.
Ed è proprio la chat pubblica che ha fatto registrare gli aumenti maggiori. Nel
2010 era attiva solo nel 39% delle banche, attualmente ha raggiunto quota 56%.
Le videochat, i forum e le community online sono invece attivi nel 33% della
banche italiane. Meno utilizzati i servizi di istant messaging, con il 22%, e i
blog, fermi solo al 6%.
Grandi passi avanti anche nell’ambito della comunicazione telefonica. I consulenti bancari sono infatti sempre più poliglotti. Nel 95% dei contact center si parla inglese, nel 74% tedesco, nel 68& francese e nel 42% spagnolo. Non mancano, infine, seppur in percentuali ancora basse, altre lingue come il cinese e l’arabo.
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