Sono
tantissimi gli italiani che nel corso degli ultimi anni hanno scelto di
investire i loro risparmi preferendo come soluzione il conto deposito. E così il “salvadanaio virtuale” è diventato in pochissimo
tempo uno dei prodotti più scelti e amati. Il motivo è semplice: nessun costo
di apertura e gestione e tassi di interessi molto vantaggiosi, specialmente se
si opta per i vincoli, bloccando il proprio denaro per più mesi.
Ma
la situazione è piano piano cambiata. Già da quest’anno, infatti, con l’introduzione dell’imposta di bollo nella
misura dello 0,1% - da un minimo di 34,20 euro fino a 1.200 euro – molte
banche hanno scelto di far pagare i loro clienti, modificando le condizioni
contrattuali, diversamente da come avveniva prima del 2012, quando l’unico
costo per i conti deposito era di 1,81 euro per ogni comunicazione alla
clientela che gli istituti di credito erano soliti sostenere.
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