Sono 243 gli istituti di credito che hanno aderito alla moratoria ad un mese dalla sigla dell’accordo. Lo rende noto l’Abi comunicando che si tratta dell’83,5% delle banche presenti su tutto il territorio nazionale.
La nuova moratoria permetterà alle imprese di tirare un sospiro di sollievo. Tre sono infatti gli interventi finanziari previsti: operazioni di sospensione dei finanziamenti, di allungamento della durata dei prestiti e infine di promozione della ripresa e dello sviluppo delle attività imprenditoriali. I risultati non dovrebbero tardare a farsi sentire. Con la precedente moratoria varata nel 2009, infatti, sono stati sospesi oltre 260mila mutui a livello nazionale, per un importo di debito residuo pari a 70 miliardi di euro. Ma chi sono le imprese che potranno beneficiare dell’attuale moratoria? Si tratta delle cosiddette piccole e medie imprese operanti in qualunque settore. I requisiti richiesti sono un numero di dipendenti inferiore a 250 con un fatturato minore di 50 milioni di euro o in alternativa con un totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro.
E i progetti non terminano qui. Secondo l’Abi si stanno valutando iniziative che favoriscano il finanziamento di progetti di investimento e che agevolino un rapido smobilizzo dei crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione.
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