mercoledì 27 febbraio 2013

Morgan Stanley promuove Intesa e Unicredit


Un’indagine di Morgan Stanley promuove Intesa Sanpaolo e Unicredit, ma boccia le piccole banche italiane a causa della loro struttura. Con un lungo report, la Morgan Stanley ha dato i voti alle banche italiane, con risultati ambivalenti: se da una parte le big del nostro paese, Intesa Sanpaolo e Unicredit, sono state promosse, dall’altro sono state espresse perplessità sugli istituti minori.
Queste banche infatti, a causa della loro struttura, non possono godere di differenti vantaggi come basso costo del capitale, migliori costi di finanziamento, bassa concorrenza per i depositi e condizioni di credito poco stressate. Ed è proprio su queste basi che invece Intesa e Unicredit hanno ricevuto rispettivamente rating overwight.
Il calo dello spread e il miglioramento dei mercati funding hanno infatti avuto implicazioni importanti sugli utili e le valutazioni delle banche italiane, portando Morgan Stanley a riconoscere valore nelle banche italiane di grandi dimensioni.
Per quanto riguarda le altre banche, le loro performance sono da sottopesare; solamente una normalizzazione del tasso Euribor o nuove acquisizioni ed integrazioni potrebbero cambiare la valutazione dell’analista.
Ciò nonostante, su uno scenario più generale Morgan Stanley ha rilevato una stabilizzazione della crisi bancaria italiana, tanto da prevedere un ritorno al livello standard degli utili per il 2015. Il contenimento della crisi bancaria sta infatti smorzando la gravità dello scenario prospettato dal broker, con una recessione più prolungata, riducendo di fatto il costo del capitale e facendo sperare gli analisti in un ritorno positivo per le banche italiane nel 2015. Questa rivalutazione, è appunto la ragione dei cambiamenti di Morgan Stanley sui target price delle banche italiane. Su Intesa Sanpaolo, che lo scorso dicembre ha nominato Giuseppe Castagna come direttore genrele,  Morgan Stanley ha infatti migliorato il giudizio portandolo da “equalwight” (neutrale) a “overweight” (sovrappesare) alzando il target price a 1.8 euro, anche grazie alla valutazione positiva sulla ristrutturazione dei costi e del business del gruppo.
Al contrario, Morgan Stanley consiglia di sottopesare il portafoglio delle banche italiane più piccole, eccessivamente sensibili alle variazioni dei tassi.