giovedì 16 febbraio 2012

Moody’s: declassate 114 banche, 24 in Italia

Chi intrattiene rapporti con le banche, sia attraverso la stipula di un mutuo o la sottoscrizione di un conto deposito o ancora con un pacchetto di investimenti, non può esimersi dal prestare attenzione a quanto sta accadendo di recente.

Le banche europee sotto infatti sotto l’occhio vigile delle agenzie di rating che stanno mettendo in atto un’ondata consistente di declassamenti. Meno di una settimana fa è stata la volta di Standard & Poor’s e adesso tocca a Moody’s che ha tagliato il rating di ben 114 banche, dopo il declassamento dell’Italia passata dalla A2 alla A3. Secondo la nota di Moody’s  le motivazioni del taglio vanno ricercate nell’“avverso e prolungato impatto della crisi dell'area dell'euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee”, nel “deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all'aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio” e infine nelle “sfide importanti che dovranno affrontare le banche con significative attività sui mercati dei capitali”.

Il record degli istituti di credito declassati spetta all’Italia con 24 banche. Segue la Spagna con 21, la Francia con 10 e la Gran Bretagna con 9. In Italia il taglio di Moody’s ha riguardato, tra l’altro, Banca Carige, Monte dei Paschi, Bnl, Banca Sella, Credito Emiliano, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Unipol Banca.

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