martedì 18 giugno 2013

Indennizzo diretto: chi puo' beneficiarne

Qualche settimana fa abbiamo spiegato cos’è l’indennizzo diretto, ovverosia la possibilità di richiedere direttamente alla propria compagnia il risarcimento dei danni subiti in un sinistro con ragione. In questi casi, infatti, la nostra compagnia di assicurazione provvederà a risarcire il nostro danno, rivalendosi successivamente sulla compagnia del responsabile del sinistro.
Attualmente, per quanto riguarda le assicurazioni auto, non sempre è prevista l’applicabilità del suddetto metodo risarcitorio. Esistono diversi casi, infatti, in cui si è obbligati ad agire con il metodo cosiddetto tradizionale.

Innanzitutto è possibile avvalersi dell’indennizzo diretto se il sinistro è avvenuto con un veicolo identificato e assicurato; in caso contrario bisognerà rivolgersi all’ente preposto, la Consap, per usufruire delle tutele del Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada.
In secondo luogo il sinistro deve essere avvenuto attraverso la collisione di due veicoli soltanto: nel caso di tamponamenti a catena è necessario richiedere il risarcimento dei danni ai conducenti direttamente responsabili.
Onde avvalersi delle facilitazioni dell’indennizzo diretto, poi, il sinistro non deve vedere coinvolti feriti che abbiano riportato un grado di invalidità superiore al 9%.
Da ultimo, occorre procedere attraverso l’iter di risarcimento tradizionale se il sinistro è avvenuto con uno dei ciclomotori che invece della nuova targa, ha ancora il cosiddetto ‘targhino’.

Nel caso, non si rientrasse in tali eccezioni e fosse possibile quindi avvalersi dell’indennizzo diretto, i tempi di liquidazione di solito sono fissati per i danni a cose in 60 giorni, ridotti a 30 se il modulo di constatazione amichevole è stato debitamente compilato e firmato da entrambi i conducenti.

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