mercoledì 11 dicembre 2013

RC Auto: una lista nera di "Falsi Testimoni" di incidenti stradali


Molte sono state in quest’ultimo anno le proposte per migliorare il mondo delle assicurazioni, e in particolare il settore delle assicurazioni auto,  renderlo più snello burocraticamente e meno alle frequenti  truffe ai danni delle compagnie di assicurazioni. Tra queste ricordiamo la proposta di obbligo di scatola nera obbligatoria sulle automobili oppure la proposta di creazione di un database che possa contenere le informazioni assicurative di tutti i veicoli circolanti sul territorio, accessibile da tutti e capace di regolamentare la situazione delle “auto fantasma” .

Negli ultimi tempi un’altra proposta però è al vaglio di governo e associazione di settore: si tratta dell’idea di creare una black list di cosiddetti “testimoni di professione”. Con testimoni di professione, in breve , si intende indicare una lista di individui che, dietro un compenso monetario, fingono di aver assistito ad un incidente stradale permettendo così all'automobilista di essere risarcito dalla compagnia assicurativa.

Un sistema di truffa che è radicato nel tempo e che, seppure più diffuso al Sud, fa registrare casi in tutte le regioni di Italia: una spesa in più che grava sulle compagnie di assicurazione e che rischia di  riversarsi anche sui loro clienti. Il Governo Letta, in collaborazione con l’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratici), sarebbe intenzionato a porre fine a questa tipologie di truffe attraverso la costituzione di un database di testimoni poco affidabili. . I dati di questa black list permetterebbero di bloccare o annullare la richiesta di risarcimento danni nel caso uno tra le persone segnalate nella lista figuri come testimone.

Insomma un sistema di tutela contro le moltissime truffe “semplici" che ogni anno infettano il sistema assicurativo. Molto era stato già ottenuto nel 2013  tramite le nuove disposizioni sui danni di lieve entità alla persona: la creazione della suddetta black list porterebbe ad una limitazione ulteriore di esborsi non dovuti.

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